Introduzione
L’evoluzione dalla scrittura alla stampa è frutto di un processo lunghissimo, determinato da una forte artigianalità e inventiva. Scopriamo la nascita della scrittura e la storia della stampa, per arrivare a determinare le realtà artigianali più rilevanti in Italia.
La nascita della scrittura
Scrivere è una pratica molto più antica di quanto si possa pensare: nata nel 3000 a.C., la scrittura serviva a registrare un’informazione (per lo più di natura religiosa, commerciale o domestica), al fine di gestire e coordinare un’ampia serie di attività a livello comunitario.
Le diverse forme di scrittura trovarono origine in tempi e luoghi differenti: dalle iscrizioni rupestri alle epigrafi, impiegate per celebrare le gesta di personaggi d’alto rilievo, alla scrittura epistolare su carta, utilizzata per la comunicazione privata o a distanza.
Anche la nascita del libro passò per diversi strumenti: dai rotoli di papiro e pergamena, grazie a cui fu possibile iniziare a riprodurre testi e disegni, fino ai codici cristiani su tavoletta, i veri e propri precursori degli antichi libri curati dai monaci amanuensi.
Il passaggio da tale metodo artigianale, particolarmente lungo e complesso, alla tecnica della stampa a caratteri mobili per l’uso industriale su larga scala, impiegò diversi secoli.
Nel mentre, protagonista di tale evoluzione fu la penna, l’invenzione che cambiò la storia per sempre. Dai primi calami, penne d’oca e pennini metallici intinti nell’inchiostro, nell’800 nacque la penna stilografica, dotata di serbatoio e di una qualità notevolmente superiore.
La storia della stampa
L’origine della stampa in serie, così come la intendiamo oggi, risale a tempi più antichi in Oriente rispetto all’Occidente. Già diffusa in Cina dal primo millennio, fu introdotta in Europa molto più tardi da parte di Johannes Gutenberg, circa a metà del 400.
Se prima la riproduzione di testi e contenuti su carta avveniva in modo esclusivamente artigianale, l’arrivo della stampa segnò l’avanzamento della cultura occidentale con due grandi novità: la riproduzione in larga scala e la diffusione dell’alfabeto fonetico.
Il primo testo stampato da Gutenberg in grandi quantità fu la Bibbia, con un procedimento molto più veloce ed economico rispetto ai precedenti: fu così che la stampa a caratteri mobili divenne un mezzo cruciale per la diffusione del libro come veicolo di conoscenza.
Tra l’800 e il 900 nacque l’industria dell’editoria e l’espansione della stampa formò il concetto di comunicazione di massa.
In parallelo, anche le tecniche della stampa artistica incontrarono un grande sviluppo: xilografia, litografia, calcografia e serigrafia. Se quindi la stampa editoriale divenne un processo industriale, la stampa d’arte restò un’attività preziosamente artigianale nel rispetto della tradizione.
Il successo Made in Italy
Nel corso dei secoli l’Italia si distinse per l’elevata qualità artigianale nella produzione di penne stilografiche e stampe artistiche: numerose furono le stamperie nate tra Vicenza e provincia.
Come la Stamperia d’Arte Busato: una bottega artigianale guidata da 3 generazioni, dove le tecniche di litografia, xilografia e calcografia si praticano ancora oggi così come una volta.
Nel Regno della Serenissima, a Bassano nacque la più grande stamperia d’Europa: parliamo della Stamperia Remondini (oggi Carteria Tassotti) che con oltre 40 torchi e 1000 lavoratori, sviluppò un’imponente produzione che arrivò a toccare persino l’America.
La fiorente attività si distinse nel campo della legatoria, dei volumi di devozione, delle stampe popolari e delle carte da parati, ma anche nel settore artistico: acqueforti e xilografie di grandi incisori internazionali come Rembrandt, Tiepolo e Canaletto.
Sempre a Bassano del Grappa, nel 900 fu fondata Elmo & Montegrappa: azienda di penne stilografiche altamente esclusive e di lusso, realizzate con materiali pregiati tra cui oro, argento e diamanti, che presto raggiunse e conquistò la fama internazionale.
Possedere una penna Elmo & Montegrappa significa avere un vero e proprio oggetto d’arte, un capolavoro di artigianalità in grado di valorizzare l’arte della scrittura. Tra gli ambasciatori dell’azienda citiamo Paulo Coelho, Quincy Jones e Sylvester Stallone.
Il valore dell’artigianato
Il rapporto tra carta e penna, tra scrittura e stampa d’arte, è indissolubilmente legato a una forte artigianalità: la riscoperta dei valori della tradizione e di un mondo meno frenetico e standardizzato, aprono la mente e il cuore a nuove emozioni a partire da un singolo segno.
È con questo spirito che Viart, l’associazione a supporto delle botteghe artigiane di Vicenza e provincia, vi porta alla scoperta delle realtà locali che hanno saputo rivoluzionare la storia. A partire dal processo di creazione di una stampa artistica, che potrai osservare nel tour da Porta S. Lucia a Piazza Matteotti nella storica Stamperia Busato.
Inoltre, nel tour da Ponte Vecchio a Hemingway potrai imparare segreti e curiosità dell’attività di Elmo & Montegrappa, mentre nel tour sul Ponte di Bassano potrai ammirare la rinnovata Carteria Tassotti, testimonianza della lunga tradizione dei Remondini.
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